L'Algeria è il paese più grande dell'Africa e si trova a nord del continente, e vanta una bella costa sul mar Mediterraneo e anche delle grandi catene montuose. È un paese fantastico da esplorare. Le città più carismatiche sono Algeri sulla costa nord e Costantina nell'interno ad est. Qui ci sono delle città fantastiche con rovine romane e siti archeologici, ed è difficile per un turista che giunge in Algeria non immergersi nella cultura algerina e nell'ospitalità nordafricana. Il paese include anche una parte del deserto del Sahara, cosicché è possibile godere anche di viste spettacolari sul deserto: paesaggi desertici con le dune a perdita d'occhio. Un viaggio in Algeria a prima vista potrà sembrare un viaggio in una cultura diversa, ma sarà piuttosto un'avventura intensa, grazie al calore che contraddistingue la popolazione algerina.
Cenni storici sull'Algeria
i primi rinvenimenti di insediamenti risalgono al periodo neolitico, fino ad allora la maggior parte degli europei conosceva la zona come la Barbary Coast, un nome che derivava dall'etnia berbera che abitava il Nord Africa. Durante le Crociate, questa regione era considerata luogo pericoloso e disorganizzato, per via della presenza della pirateria, che qui e nel mediterraneo attaccava soprattutto le navi cristiane e cattoliche. Così l'area prosperò, il commercio e i pirati erano il punto forte, tanto che ad un certo punto ad Algeri vi erano circa 25,000 cristiani prigionieri. Tuttavia, le relazioni internazionali non presero tutte una brutta piega, ed infatti molti corsari e avventurieri protestanti olandesi e inglesi si trasferirono in città, adottarono l'Islam e si arricchirono con gli scambi commerciali. Lo stato moderno dell'Algeria è un'istituzione relativamente recente; il suo nome fu dato dai turchi ottomani nel XVI secolo che controllavano il territorio di Algeri. Un movimento nazionalista guidato da Emir Abdelkader, sovrano dell'Algeria e grande eroe nazionale, mise in atto un piano di resistenza, che riuscì per circa sei anni ad imporsi sui francesi, ma alla fine, nel 1844 nei pressi di Oujda la resistenza dovette cedere e divenne parte dell'Impero coloniale francese. Nel corso dei decenni successivi, i francesi rafforzarono la loro presenza, confiscando vaste aree di terra ai nativi algerini e rispondendo con grande forza a qualsiasi resistenza. I francesi ricostruirono l'Algeria a immagine della Francia e distribuirono aree di terreni agricoli di prim'ordine ai coloni europei provenienti da Italia, Malta, Spagna e Portogallo, nonché dalla Francia. Fu vietata anche la professione della fede islamica, ma molti hanno resistito, seppur vivendo nella propria terra con pochissimi diritti. Negli anni sessanta, secondo un rapporto francese la popolazione era composta da nove milioni di musulmani e un milione di algerini europei. Nel 1954 ci fu la guerra d'indipendenza dell'Algeria, guidata dal neo-costituito Front de Libération Nationale, o FLN, e il 5 luglio 1962 fu dichiarata l'indipendenza. Nei decenni successivi, il paese ebbe una successione di leader socialisti islamici; un guerra civile dilaniò il Paese, che perse tra i 44.000 e i 200.000 algerini.Alla fine, dopo anni di spargimenti di sangue, nel 1999, è stato eletto Abdelaziz Bouteflika con delle elezioni legittime e la pace è tornata.
Cosa vedere in Algeria
Conosciuta per i suoi edifici imbiancati nella Kasbah, una medina con ripide strade tortuose, palazzi ottomani e una cittadella in rovina, la capitale, Algeri deve essere la ptima tappa del tuo viaggio in Algeria. Si tratta di una città ricca di splendidi edifici ed architetture religiose come la Moschea Ketchaoua, costruita nel 17 ° secolo, che presenta una coppia di graziosi minareti, colonne di marmo e archi; poi la Basilica cattolica di Notre-Dame d'Afrique, situata su una scogliera, con una grande cupola d'argento e intricati mosaici. Il museo di arte moderna e contemporanea merita una visita, con opere di artisti algerini e internazionali e i giardini botanici, il Jardin Botanique du Hamma mette in mostra piante esotiche provenienti da tutto il mondo. L'architettura di Algeri racconta la storia della città: dagli ampi viali di costruzione francese e gli eleganti appartamenti e ville ai monumenti ed edifici pubblici dell'era socialista, e la città ha sempre mantenuto il suo cuore islamico. Costantina è un'altra città da non perdere, per raggiungerla si viaggia nell'entroterra in direzione est. Situata su uno sperone roccioso all'interno delle rive inaridite del fiume Rhumel, la città è circondata da una gola profonda, quasi circolare, creando una fortezza naturale che è stata occupata fin dal Neolitico. La città è stata la capitale araba della cultura nel 2015 e uno degli edifici più belli è Bey's Palace o Ahmad Bey Palace. L'atmosfera a Costantina è particolare, non molto affollata dai turisti, è una città autentica; a soli 30 km, su un brullo pendio di montagna, si trova la città romana in rovina di Tiddis, che merita una visita. In Algeria, un viaggio nel deserto del Sahara è d'obbligo e alcune delle migliori rovine del paese rimangono intatte in questo mare di sabbia. La città romana di Timgad deve la perfetta conservazione delle sue rovine alle sabbie del Sahara, alcuni viaggiatori l'hanno ribattezzata la "Pompei algerina" ed è tra i siti patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Cosa mangiare in Algeria
La grande influenza di altre culture e Paesi si ritrovano nella tradizione culinaria algerina, ricca di piatti a base di pesce e di carne. Il piatto nazionale è sicuramente il couscous spesso condito con carne, verdure e spezie varie. Le carni che più spesso accompagnano questo piatto sono di pollo e le verdure maggiormente utilizzate sono carote e ceci. Una delle pietanze più sostanziose è Harira, è una ricca zuppa tradizionale, le ricette variano da regione a regione, ma Harira è principalmente composta da agnello cotto con verdure, spezie ed erbe. Il Makroudh è un dolce tradizionale algerino, una pasta ripiena di datteri o mandorle, fritta e immersa nel miele, spesso accompagnata con il caffè al mattino.
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