Kea è una delle isole più grandi dell’arcipelago delle Cicladi, meta di turismo greco da sempre perché favorita dalla vicinanza del comodo aeroporto di Eleftherios Venizelos di Atene.
L’isola è arida e brulla specialmente in estate durante la quale però soffia il vento ‘meltemi’ che imperversa su questa parte di Egeo per la grande gioia dei surfisti. Nonostante le alte temperature che possono essere raggiunte durante il giorno se ci si avventura la sera nella Chora si potrà godere di una piacevole brezza data la posizione di questo villaggio che rimane come aggrappato sulla collina più alta dell’isola.
CENNI STORICI SU KEA
L’isola è stata riscoperta nel secolo scorso quando qui vi naufragò nel 1916 la sorella del Titanic, la Britannica. Il relitto è conservato nell'isola ed è possibile ancora vederlo. Naturalmente Kea ha una storia ben più antica del Novecento anzi trae le sue origini addirittura nella mitologia poiché sembra che il nome sia collegato a quello di alcune ninfe d’acqua che dimorarono qui anticamente quando l’isola era verde e rigogliosa. Gli dei divennero gelosi della bellezza di quest’isola e cacciando le ninfe la resero arida così gli abitanti dovettero chiedere aiuto a Zeus che ristabilì la pace rendendo di nuovo Kea un posto dove poter vivere.
COSA VISITARE A KEA
L’attrazione principale dell’isola è un enorme leone di pietra conosciuto anche con il nome di Leone di Lionda scolpito direttamente su una roccia e quindi intrasportabile in alcun museo. L’isola è un vero gioiello non ancora sfruttato dalla grande massa del turismo internazionale, qui infatti si può percepire ancora un’atmosfera che ricorda la Grecia antica con le sue casette che non sono come quelle tipiche delle Cicladi ma sono costruite una addosso all'altra per resistere ai venti mimetizzandosi perfettamente con il paesaggio brullo circostante.
LE SPIAGGE DI KEA
Chi cerca pace e relax ed un certo tipo di turismo più intellettuale troverà in quest’isola pane per i suoi denti grazie ai molti villaggi sparsi ognuno con le sue caratteristiche proprie senza dimenticare le sue spiagge che anche se non sono famose come quelle delle altre isole Cicladi, sono comunque degne di nota: alcune insenature e calette sono ancora tutte da scoprire oltre a quelle più note di Otzias, Korissia e Koundouros dove si possono trovare ogni genere di sport acquatico.