Dodecaneso: Karpathos tradizioni secolari ancora in voga
Tra l’Isola di Creta e Rodi si trova Karpathos, seconda isola più grande del Dodecaneso. L’arcipelago del Dodecaneso consta di 160 isole ed isolette che occupano il mar Egeo del sud e si estendono tra il territorio turco e le cicladi greche.
Ci spingiamo oggi a bordo del nostro traghetto fino all’isola di Karpathos, per scoprirne le tradizioni. La storia dell’isola non è ricca di avvenimenti conosciuti e giunti fino a noi, si sa che in antichità furono fondate tre città membri della Lega Ateniese e dal III secolo a. C. fu sotto il dominio di Rodi. Nel Medioevo fu distrutta e poi occupata dai Franchi, fino al dominio dei Turchi che rimasero sull’isola fino al 1832. L’isola, insieme alle altre del Dodecaneso, fu sotto il dominio italiano fino all’unificazione della Grecia, 1948.
L'isola di Karpathos è davvero splendida, offre ancora oggi paesaggi e natura incontaminata, anche grazie al fatto che il turismo di massa non ha toccato le sponde di quest'isola.
Gli abitanti di Karpalthos mantengono uno spirito fortemente solidale e con un grande senso di ospitalità che rendono ancora più affascinante il soggiorno in questa terra.
Nonostante il tempo e la modernità, feste e tradizioni su quest'isola restano immutate, soprattutto nei villaggi.
A nord di Karpathos, esiste un villaggio, che tra il X ed il XV secolo occupava una posizione di rilievo per l’Isola, è il villaggio di Olimbos o Elympos. Questa cittadina conserva ancora oggi costumi, tradizioni e un dialetto plurisecolare, sembra quasi un museo vivente, dove puoi imbatterti quotidianamente in persone ed abitanti che vanno in giro abbigliati con i costumi tradizionali e parlano la loro lingua del 1100.
Gli abitanti dell’isola sono ancora molto legati alle festività e le cerimonie che precedono e seguono il matrimonio, che dura tantissimo, pensate che ci sono ancora quindici giorni di festeggiamenti dopo la cerimonia.
Ancora molto sentito è un rito legato al numero sette. Secondo gli abitanti dell’Isola, il numero sette sarebbe detentore di un grande potere e per questo a Karpathos si festeggia ancora oggi la cerimonia dei Sette giorni.
Legata alla religione è la celebrazione di Agios Ioannis Klidon, il 26 giugno. Anche durante questa festa si rivivono riti antichissimi, come ad esempio l’usanza degli innamorati di mettere delle mele o pere in un barattolo con su scritto il nome del proprio amato, usanza di buon auspicio per il loro amore.
Durante queste feste tradizionali è usanza comune vestire con gli abiti legati al passato e accompagnare i festeggiamenti con musiche e balli antichi. Allora potrai incontrare donne vestite di bianco con fazzoletti scuri e ricamati color oro e uomini con i tradizionali pantaloni vraka, la cinta mizoro ed un giubbotto blu. I balli e la musica sono legati al tipo di festa, ma in generale gli strumenti utilizzati sono la lira a tre corde, un liuto e la tsambouna (zampogna), ad accompagnare le note sono i passi delle danze Sousta e Epano Horos.
Traghetti Dodecaneso
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